mercoledì 27 aprile 2011

A4, auto blu sfreccia a 210 all'ora: chi c'era a bordo?

PADOVA. Un'auto blu che sfreccia a tutta velocità sull'A4. Una scena che stavolta non è andata giù a un lettore del mattino che l'ha segnalata al giornale. E' accaduto sabato scorso, in pieno giorno (alle 13.50) tra i caselli di Verona Sud e Verona Nord dell'A4, sulla carreggiata in direzione Milano.

Ed ecco dunque l'indignata lettera arrivata al mattino:
"Vorremmo proprio conoscere il nome e cognome di quel politico che era il passeggero in quella Lancia Delta (con targa EG...) che - con lampeggiante acceso - sfrecciava velocissima nel tratto Verona Sud - Verona Nord. Non sappiamo se la vettura trasportasse un ministro veneto, un sottosegretario veneto o un sindaco veneto. Né perché, quella vettura, violasse così visibilmente il codice della strada. Secondo noi, poveri cittadini e comuni mortali, nessun impegno politico può giustificare una velocità di circa 210 Km/ora.
Anche questo piccolo episodio costituisce un "segno dei tempi": l'oligarchia che ci governa si ritiene al di sopra delle regole, civili, penali o - semplicemente - legate al buon senso. Fino a quando, politico professionista, ti sarà concesso di abusare della nostra pazienza?"

Fonte: Mattino di Padova

venerdì 15 aprile 2011

Auto blu - P.a.: Brunetta, arriva portale 'intelligente' di Linea Amica

Sapere subito quanti punti si hanno sulla patente, come rinnovare il passaporto, se il proprio figlio va a scuola o magari quante sono le auto blu. Il tutto dialogando con un operatore via web anche attraverso una comunicazione verbale. Arriva il nuovo portale di Linea Amica http://www.lineaamica.gov.it/, il contact center della pubblica amministrazione, che si avvale di un grande motore di ricerca in grado di navigare dentro gli oltre 40 mila siti della pubblica amminsitrazione e di essere intelligente per selezionare le informazioni. Il portale e' dotato di multicanale in modo che si possa passare dal web al canale vocale, e quindi con la possibilita' di non rivolgere domande e ottenere risposte via voce o via web, o via telefonino. A illustrare la novita' e' il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta in una conferenza stampa a palazzo Chigi.(Adnkronos)

martedì 12 aprile 2011

Auto blu: monitoraggio della cilindrata, dei consumi, dei modelli ed altro ancora

Ogni promessa è un debito. Ancora di più se a promettere è il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta, che nello scorso autunno aveva annunciato una proposta di legge sulla riduzione del parco autovetture della P.A. Con la direttiva n. 6/2011, emanata il 28 marzo 2011 e riguardante “Misure di contenimento e razionalizzazione della spesa delle pubbliche amministrazioni - Utilizzo delle autovetture in dotazione alle amministrazioni pubbliche”, il Ministro continua la sua battaglia volta a ridurre e razionalizzare il numero delle auto blu. Se la direttiva n. 6/2010 richiamava l’attenzione delle P.A. sulla necessità di adottare più efficienti ed efficaci modalità di gestione e utilizzo delle autovetture in dotazione, e aveva dato luogo ad una prima azione di monitoraggio a livello nazionale che ha permesso di conoscere il reale impatto economico e funzionale del servizio, la nuova direttiva, oltre a richiamare i più recenti provvedimenti in tema di finanza pubblica (in particolare il decreto legge n. 78/2010) che ribadiscono l’obbligo a contenere tali costi, fornisce ulteriori indicazioni alle amministrazioni per realizzare i risparmi richiesti dalle esigenze delle politiche di bilancio e per assicurare, al contempo, un soddisfacente livello di erogazione del servizio. “Il nuovo monitoraggio – sottolinea una nota del ministero per la P.A. e l’Innovazione – si propone di verificare la consistenza del parco auto e degli assegnatari, la dotazione del personale impiegato nelle funzioni di gestione e custodia delle autovetture, la percorrenza chilometrica e le spese di gestione sostenute. Alle amministrazioni viene inoltre richiesto di segnalare le eventuali misure attraverso le quali si sono perseguiti gli obiettivi di contenimento della spesa per la mobilità del personale, di trasparenza e ottimizzazione del parco autovetture”. Indicazioni ancora più esplicite arrivano dal Ministro Brunetta: “Le P.A. che devono fornirsi di auto blu dovranno porre specifica attenzione alla selezione dei modelli e delle cilindrate. Il contenimento dei costi – continua Brunetta – dovrà derivare anche dalla riduzione della potenza, della cilindrata, dei consumi, dei premi assicurativi e delle spese di manutenzione, nonché dalla scelta di allestimenti e modelli con caratteristiche di sobrietà e non eccedenza rispetto alle esigenze di utilizzazione delle autovetture”. Le Pubbliche Amministrazioni hanno tempo fino al 29 aprile per la compilazione del questionario. Sul sito di Formez PA è possibile consultare il questionario, le note per la compilazione e le FAQ. Per informazioni e assistenza alla compilazione del questionario on line è possibile contattare l’Help Desk Formez al tel: 06 82.888.782 oppure scrivere una email a: infoautoblu@formez.it Fonte: agorà magazine

martedì 5 aprile 2011

Da auto blu ad auto un po' più verdi

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oma, 4 apr. - (Adnkronos) - Le auto 'blu' diventeranno un po' più... verdi. Anche se per il momento restano divise in 'blu-blu', 'blu' e 'grigie'. E' stato avviato dal ministero della Pubblica amministrazione il monitoraggio degli autoveicoli pubblici a disposizione delle amministrazioni centrali, regionali e locali: la mole dei questionari compilati sta già riversandosi nei computer di palazzo Vidoni.

Intanto la direttiva del ministro Renato Brunetta ha chiesto di valutare la possibilità di ripensare e rivedere al ribasso le cilindrate delle auto a disposizione: un primo passo per ridurre, oltre i costi, anche l'inquinamento, quando Oltreoceano il presidente americano Barack Obama annuncia che entro il 2015 negli Usa i veicoli governativi saranno 'verdi': elettrici, ibridi o alimentati da carburanti ecologici.

In Italia, entro il 29 aprile, tutte le amministrazioni pubbliche inserite nell'elenco Istat - già chiamate a non effettuare "spese di ammontare superiore all'80% della spesa sostenuta nell'anno 2009 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture" - dovranno quindi consegnare debitamente compilati i questionari inviati dal ministero per la "rilevazione quantitativa di tutte le autovetture in dotazione alle amministrazioni".

In particolare, le amministrazioni pubbliche dovranno aggiornare i dati relativi "al numero di auto utilizzate, assegnate in uso esclusivo e non esclusivo; al numero e alla qualifica degli assegnatari delle autovetture; al numero di auto di servizio a disposizione per le esigenze degli uffici; al costo complessivo delle autovetture e del servizio".

Tutto questo distinguendo la 'dotazione' in auto 'blu-blu' "utilizzate dalle alte cariche dello Stato, delle magistrature e delle autorità indipendenti o assegnate agli organi di governo di regioni e amministrazioni locali e ai vertici istituzionali degli enti pubblici centrali e locali"; in auto 'blu' "di servizio"; e in auto 'grigie' "a disposizione degli uffici".

Oltre che sul numero complessivo delle auto pubbliche, il monitoraggio ordinato dal ministro della Pubblica amministrazione Brunetta servirà a determinare "il numero delle auto entrate nella disponibilità dell'ente per le acquisizioni intervenute nel 2010; il numero e la tipologia degli assegnatari delle auto di rappresentanza, delle auto di servizio e delle auto a disposizione; le unità di personale adibito alla guida o impegnate nella gestione e nella custodia del parco auto; il costo annuale sostenuto nel 2010 per il personale; la percorrenza complessiva in chilometri e le spese di gestione delle autovetture".

Da segnalare, inoltre, "l'eventuale adozione di misure di contenimento della spesa, di ottimizzazione dell'utilizzo del parco autovetture e di trasparenza anche nei confronti dei cittadini". Proprio a tal proposito, da Palazzo Vidoni sono giunti 'suggerimenti utili' per raggiungere lo scopo dichiarato di un risparmio complessivo.

Si va dalla valutazione sull'opportunità di procedere alla dismissione del parco autovetture di proprietà alla riduzione del loro numero complessivo; dall'acquisto di autovetture a bassa emissione di agenti inquinanti, alla scelta dei veicoli prestando attenzione alla selezione dei modelli e soprattuto delle cilindrate, che vanno ridotte.

Tenendo in considerazione anche le possibilità di ricorrere a contratti di noleggio con o senza conducente o a convenzioni con società di taxi o di trasporto, senza scartare la 'extrema ratio' dell'utilizzo "condiviso con altre amministrazioni per percorsi in tutto o in parte coincidenti".

La precedente rilevazione statistica è stata effettuata tra il maggio e il settembre del 2010, quando al quesito del ministero della P.a. rispose il 55% delle amministrazioni centrali, regionali e locali; percentuale che sale al 71% se si escludono i piccoli Comuni. Il parco auto risultava composto da circa 86.000 veicoli, di cui 5.000 'blu-blu' di rappresentanza politico-istituzionale, 10.000 'blu' di servizio con autista e 71.000 'grigie' a disposizione degli uffici per attività operative, senza autista.

In particolare, nella pubblica amministrazione centrale, vale a dire in ministeri, agenzie, università, enti pubblici, il parco auto è di circa 3.000 vetture 'blu-blu', 5.500 'blu' e 1.500 'grigie'; mentre nelle amministrazioni regionali e locali solo 2.000 sono 'blu-blu', 4.000 'blu' e oltre 70.000 'grigie'. Si tratta di veicoli di proprietà nell'81% dei casi per le amministrazioni locali e nel 57% per le amministrazioni centrali.

Quanto poi alla spesa, i risultati del primo monitoraggio predisposto da palazzo Vidoni hanno messo in risalto che la spesa media annuale, onnicomprensiva anche di consumi, ammortamento, stazionamento e personale, è di 138.000 euro per ogni auto 'blu-blu', di 80.000 euro per ogni auto 'blu' e di 16.000 euro per ogni auto 'grigia'. Per una spesa totale dell'intero parco autovetture pari a circa un miliardo di euro.

lunedì 4 aprile 2011

Auto blu - L'ex sindaco Fumagalli si autosospende dalla Lega

Si è autosospeso dalla Lega. Per farsi processare da comune cittadino. “Penso sia un atto dovuto – dice Aldo Fumagalli, ex sindaco di Varese – visto che da 6 anni aspetto il processo e finalmente inizierà nei prossimi giorni (inizio Maggio, n.d.r.). Ho voluto così tutelare il partito e andare in giudizio da semplice cittadino, dal momento che è una questione che riguarda me personalmente”. In molti chiaramente gli hanno detto che avrebbe fatto bene a fare il contrario. Visto l’andazzo, anche a livello nazionale, di legittimi impedimenti ed altro, si tratto di un caso più unico che raro. “Mi dicono che ho sbagliato – aggiunge Fumagalli – forse con il senno di poi hanno ragione. Ma non mi importa. Sono sicuro delle mie decisioni”. Una sicurezza che nasce anche dal fatto che l’ex sindaco leghista si è sempre proclamato innocente e quindi è sicuro di una sua prossima assoluzione. “Ho sempre detto di essere estraneo ai fatti. Mi hanno proposto il patteggiamento e l’ho rifiutato. Voglio andare a farmi giudicare e dimostrare che sono innocente”. E a maggior ragione, per sgombrare il campo da equivoci, ha anche voluto togliere di tasca, per il momento, la tessera da leghista, così da non dare adito a voci che avrebbero potuto indicare una sua “protezione” dall’alto. “Mi farò processare da semplice cittadino”. La lettera di autosospensione, dopo avere avvertito la sezione cittadina nella quale milita, è stata inviata alla segreteria provinciale. Intanto, i malevoli hanno messo in giro la voce di un suo possibile passaggio ad altre forze politiche, come l’Alleanza di centro. Niente di vero. O meglio. La voce è nata per il fatto che l’attuale candidato sindaco dell’Adc a Varese Flavio Ibba è un amico di famiglia. “È un amico di mio figlio – dice Fumagalli – non ho niente da nascondere. E come amico di famiglia gli sto dando qualche consiglio. Niente di più. Mi sembra un gesto dovuto, quando si tratta di persone che sono legate ai propri famigliari”. Fumagalli, ricordiamolo, è ancora inquisito per fatti che risalgono a 6 anni fa. Nel 2005, quando era ancora sindaco, ricevette un avviso di garanzia con l’ipotesi di accusa di concussione e peculato. In base a un’inchiesta giudiziaria del tempo, Aldo Fumagalli è accusato di avere favorito alcune ragazze dell’Est prive del permesso di soggiorno. L’accusa sostiene che avrebbe messo loro a disposizione l’auto blu che aveva in uso per la sua carica politica e un appartamento di proprietà del Comune. Inoltre, secondo gli atti del pm Abate, avrebbe cercato di fare assumere le ragazze alla cooperativa Sette Laghi per garantire loro la regolarizzazione. Si tratta di ipotesi di reato, è bene sottolinearlo, che sono alla base di un processo che dovrà accertare la fondatezza delle accuse. Durante l’udienza preliminare del 20 gennaio 2011, la difesa ha rifiutato il patteggiamento. Dopo l’udienza, Fumagalli aveva dichiarato: “Tutte queste accuse si basano su cose non vere. L’auto blu, che era in carico al Comune, non è mai stata utilizzata per fini impropri, come è stato detto. Mentre è falsa anche l’altra accusa, quella secondo la quale avrei fatto pressioni per fare assumere una persona in una cooperativa. È tutto falso, e lo proverò”. Il processo inizierà il 3 maggio. Fonte: ininsubria